Oggi per crescere come coppia chiediamo un piccolo aiuto alla dott.ssa Charisse Nixon, psicologa dello sviluppo che ideò un interessante esperimento sul tema dell’impotenza appresa.
La dott.ssa Nixon organizzò un semplice test in una classe delle scuole superiori in cui chiedeva ai ragazzi di anagrammare una alla volta tre parole scritte su un foglietto appena consegnato. Appena individuata la nuova parola i ragazzi avrebbero dovuto tenere la mano alzata segnalando così il proprio successo.
Ma che cosa aveva architettato Charisse? Senza che nessuno lo sapesse, alla parte sinistra della classe aveva affidato una lista molto semplice con le parole: BAT, LEMON e CINERAMA e alla parte destra invece aveva consegnato un elenco differente contenente WHIRL, SLAPSTICK e CINERAMA.
Quindi, solo la terza parola era uguale per tutti gli studenti e per di più, il gruppo di destra si trovava di fronte ad un problema irrisolvibile. Infatti, nel vocabolario inglese, non c’è nessuna parola di senso compiuto che si formi dall’anagramma quelle prime due parole assegnate nel compito.
Puoi immaginare il disagio di tutti quei ragazzi che non riuscendo a risolvere il compito assegnato, vedevano però i loro compagni alzare la mano in tempi brevissimi.
Ma arriviamo alla parte interessante di questo esperimento!
I ragazzi, dopo 2 soli fallimenti, iniziavano a sentire come se non fossero capaci di risolvere gli anagrammi, si sentivano frustrati, stupidi o inadatti e il loro cervello sostanzialmente rinunciava in partenza al compito.
Infatti, alla richiesta di anagrammare la terza parola, solo la parte sinistra della classe ci riusciva. Quella destra, nonostante questa volta avesse un problema alla propria portata, non era più in grado di farlo. Con uno storico di soli 2 fallimenti tutta la parte destra della classe subiva il fenomeno dell'”Impotenza appresa”: rinunciare a portare a termine un compito se non si è riscontrato alcun successo all’iniziale.
L’impotenza appresa non è una cosa che coinvolge solo gli anagrammi ma tocca anche chi come noi nella vita vuole amare. Tutte le volte che “falliamo” in un nostro tentativo di amare il nostro partner stiamo nutrendo un impostore che dentro di noi ci dice che non siamo adatti, capaci e nemmeno meritevoli di un amore vero e pieno.
Questa cosa però è totalmente falsa. Spesso ci troviamo semplicemente di fronte ad un compito che non è risolvibile e proprio per questo non dobbiamo permettere che quel fallimento possa trasformarsi in un giudizio su di noi e sulla nostra capacità di amare.
Ed è questo uno dei motivi per cui in Briicks, per aiutare le persone ad amarsi, partiamo sempre dalle piccole cose. Collezionando successi nelle cose semplici è molto più facile allenarsi a successi in cose più grandi e importanti a cui ogni coppia nel tempo è chiamata.
Un abbraccio libero da condizionamenti ❤️