Ciao!
Oggi parleremo un po’ della prima Guerra Mondiale.
Ok, Briicks grazie, siete molto simpatici, ci leggiamo (forse) lunedì prossimo.
Aspetta aspetta, non voglio ripercorrerla tutta, non basterebbe nemmeno una giornata intera, ma vorrei farti notare alcuni dettagli che l’hanno scatenata: il paradosso della sicurezza!
Devi sapere che gli stati europei arrivavano da un incredibile, lungo periodo di pace e prosperità e non c’era alcuna motivazione diretta di voler allargare il controllo dei propri territori sui paesi confinanti. Ciò che però innescò tutto il conflitto fu un attentato terroristico, l’assassinio di Francesco Ferdinando designato successore come imperatore Austriaco, da parte di estremisti Serbi.
Questo fatto avrebbe potuto rimanere circoscritto “risolvendosi” in una guerra tra due nazioni e invece a causa di una serie di scommesse sbagliate, sostenute dalla credenza che a nessuno convenisse entrare in guerra, molte nazioni mobilitarono le proprie truppe e si videro costrette a dichiarare guerra.
Paradossalmente, ciò ne causò il terribile conflitto fu la necessità di sentirsi al sicuro e non la sete di conquista come la maggior parte dei conflitti precedenti.
Il timore per la propria sicurezza e la necessità di rafforzare le proprie difese rese gran parte degli stati europei intransigenti sulle proprie posizioni.
Tutto ciò si può sintetizzare nel paradosso della sicurezza:
io voglio essere più sicuro quindi mi armo. I miei vicini si spaventano sentendosi minacciati e quindi si armano anche loro. A quel punto non mi sento più sicuro e aumento le difese, e così via.
Devi sapere che al tempo spostare centinaia di migliaia di soldati non era affatto banale e per alcuni stati erano necessari mesi di marcia delle truppe. Occorreva quindi mobilitare l’esercito, richiamare cioè i civili che avevano prestato servizio militare, portare le truppe al confine, nei punti strategici. Erano tutte operazioni che dovevi fare per tempo e per farlo non potevi certo attendere una dichiarazione ufficiale di guerra o peggio ancora un’invasione nemica. Ognuna di queste scelte di legittima difesa e intelligente cautela contribuì a riscaldare il clima politico internazionale fino a rendere il tutto una questione di onore per il mantenimento della parola data in un ultimatum.
Sembra assurdo ma talvolta anche noi nelle nostre coppie siamo vittime del paradosso della sicurezza. Tutte le volte che teniamo il muso nell’attesa che sia l’altro a chiederci scusa, o quando ci arrocchiamo dietro le nostre posizioni imponendo con la forza le nostre pretese.
Certo, questi atteggiamenti non porteranno di certo ad un conflitto mondiale ma nemmeno aiuteranno a condurre la nostra relazione in un luogo bello e felice.
Allora abbassiamo la guardia noi per primi, accettiamo che l’amore possa renderci vulnerabili e notiamo che nella nostra relazione il modo migliore per essere al sicuro è quello di donare amore e riempire il nostro amato di preziose attenzioni.
Buona settimana della sicurezza in amore!