Il corteggiamento, quell’arte amatoria a cui si associa erroneamente un retrogusto un po’ di antico fatto da mazzi floreali, serenate e cioccolatini inscatolati.
Se fino ad ora l’hai interpretato anche tu così, è giunto il momento di dare una decisiva spolverata e aggiungere nuova luce al concetto di “fare la corte”.
È infatti basilare capire come mai il corteggiamento non sia tanto questione di presenti quanto di presenza e… presente!
Cominciamo dunque!
Le specie del corteggiamento
Sapevi che il corteggiamento fa parte sia del mondo animale che di quello umano?
Ti dico questo per evidenziare che non si tratta soltanto di qualcosa di “materiale” quanto di attenzioni date.
Se cerchi su Wikipedia il corteggiamento tra animali è un comportamento innato che mira a comunicare la propria disponibilità all’accoppiamento. I modi sono disparati: il gatto inizia leccandosi il pelo, nel lupo è favorita la diuresi… e per l’homo sapiens?
Anche in questo caso il corteggiamento è un insieme di strategie atte a sedurre un possibile partner, ma lo scopo non è semplicemente l’unione sessuale, insito nell’uomo c’è anche il desiderio di una base affettiva stabile e duratura per favorire la formazione di un rapporto di coppia.
Un rituale presente fin dall’alba dei tempi
Si corteggia sin dall’alba dei tempi. Etimologicamente risaliamo proprio alle corti, ad un comportarsi da corte.
Ma come ci si comportava all’epoca? Tutto ruotava intorno ad una persona di potere, desiderabile. La corte era il contorno che riveriva e quindi il corteggiamento può essere inteso come quell’attitudine a fare, in maniera spettacolare possibilmente, così da ingraziarsi l’attenzione del soggetto in questione.
Da allora ad oggi possiamo notare come il corteggiamento sia variato nel corso del tempo ed è condizionato da fattori culturali e personali, che cambiano di luogo in luogo e da persona a persona.
Se in passato, per esempio, era molto più scontato che fosse l’uomo a corteggiare la donna, con il proseguire dei secoli questa rigidità è calata, la donna può assumere l’iniziativa e vi è una maggiore partecipazione fisica ed emotiva.
Questione di “saper fare” o saper vivere?
L’abbiamo detto, l’attrazione fisica ha il suo ruolo, ma non è che una parte dell’opera perché occorre andare oltre l’aspetto fisico per sedurre davvero.
Siamo sollecitati a puntare tutto sull’aspetto fisico, sulla propria bellezza e i punti di forza che esaltano la nostra figura, dimenticando le altre sfere del corteggiamento. È fondamentale sedurre anche il cervello e scendere poi ancora più in giù, fino al cuore.
Per spiegare questo concetto cito una delle icone sexy più famose di tutti i tempi, Marilyn Monroe:
“Non è il viso che colpisce, ma le espressioni. Non è il corpo che ci piace, ma il modo in cui si muove. Non è spesso l’aspetto fisico che ci attrae, ma sono i modi di fare di una persona”.
Il corteggiamento è quindi un’arte da applicare non nella più studiata e strepitosa delle performance, ma nella quotidianità della vita.
Il segreto delle coppie che durano: il corteggiamento continuo
Spesso capita di pensare che nelle relazioni già consolidate da anni, non ci sia più nulla da scoprire o svelare nell’altro e con l’altro. Il più delle volte questo pensiero ha come risultato dei matrimoni infelici, perché si ha smesso di dedicare le giuste attenzioni nel coltivare l’amore. In quest’altro nostro articolo ci eravamo soffermati proprio su quest’aspetto.
I veri esperti dell’ars amatoria invece sanno che la fretta è nemica dell’amore, l’attesa accresce il desiderio e il tempo rivela nuovi occhi, tutti i giorni, perché ogni giorno è diverso e in qualche modo anche noi cambiamo con essi.
La coppia ha il suo stile di corteggiamento, costituito da un linguaggio personalizzato con gesti caratteristici per ciascun nucleo amoroso e da attenzioni inaspettate. Sono questi a farci sentire scelti ogni giorno, anche quando il tempo e gli anni trascorsi insieme hanno esposto tutti i difetti… qualsiasi altra persona sarebbe scappata a gambe levate, voi vi trovate ancora più vicini.
Il corteggiamento in 5 fasi
Il corteggiamento è un percorso suddivisibile in 5 tappe essenziali.
1) Attrarre l’attenzione. In questa prima tappa ci si mostra al meglio di sé ed è un inizio stimolante, alternato, come in una partita di ping-pong dalle disponibilità e le attenzioni mostrate da uno e dall’altra.
2) L’avvicinamento. In questa fase si comunicare interesse con il linguaggio del corpo. È importante gestire e dosare questa vicinanza fisica o si percepirà un allontanamento.
3) Comunicazione. Non si tratta più solo di sguardi e sorrisi, in questa tappa si rompe il ghiaccio, si comunica andando più in profondità e conoscendosi meglio.
4) Il primo contatto fisico. Non scontri ma incontri lievi, un braccio, la gamba, una spalla, come viene accettato dal partner questa ricerca di contatto? Se accetta con naturalezza, il corteggiamento sta facendo passi in avanti.
5) L’intimità: i gesti, le parole cambiano e si trasformano, portando definitivamente ad uno stato confidenziale.
Che cosa costituisce un rapporto di coppia, buono e appagante? Equilibrare e assaporare tutte le tappe! Quando tutte sono portate avanti a regola d’arte indietro non si torna e si scopre la continuazione di un nuovo percorso.
E poi? Riderci su è sempre la strategia vincente
Dopo la nascita di una coppia, se si desidera vedere la relazione consolidarsi, è necessario uno sforzo da parte di entrambi i partner per mantenere un livello profondo d’ intimità di coppia. Bisogna ergere quelle che sono le basi di un rapporto di coppia.
Può sembrare un lavoro faticoso, a tratti lo è, anche per questo l’umorismo nella relazione gioca un ruolo fondamentale. La positività è altrettanto importante nel corteggiamento.
Tutti preferiamo interagire ed avere relazioni con chi ci fa divertire, non è solo questione di “facilità”, è stato dimostrato che chi possiede un buon senso dell’umorismo riesce anche a reagire in maniera più positiva alle avversità della vita, risollevando il morale al partner, dimostrando così altruismo, estroversione, simpatia. Ridere insieme è un balsamo per i rapporti affettivi.
Se quello che cerchi è uno spunto per offrire ogni giorno una coccola leggera alla tua relazione, Grow Your Love è indicato per te, una carica di energia, il modo migliore per iniziare insieme ogni giorno! La relazione tutte le mattine e per qualche mese, riceverà un “caffè” (un messaggio di ispirazione per la sua crescita) donandole gusto ed energia!
Il corteggiamento, domande e risposte
Tra le varie iniziative che noi di Briicks portiamo avanti, ne abbiamo pensata una particolare: una serie di interviste brevi pubblicate sulla nostra pagina Facebook.
“La casetta di mattoni: ogni coppia ha le sue strategie costruttive” è fatta di chiacchierate con coppie che hanno storie belle e particolari, loro si raccontano e offrono un consiglio (piccolo come un mattone) ai nostri followers per costruire insieme una casetta solida.
Per rimanere in tema corteggiamento consigliamo la visione dell’intervista a Ciro Piccolo e Raffaella Esposito, autori del libro: “Il manuale del corteggiamento” dove raccontano la loro esperienza di coppia alla scoperta di se stessi attraverso l’altro, senza fretta.
I loro trucchi per vivere l’intimità senza andare “fuori tempo” li trovate qui: https://fb.watch/72c0j6hybW/ . Buona visione!
La durata di un amore
La durata di un amore è direttamente proporzionale all’impegno messo da entrambi i componenti nel corteggiarsi lungo tutta la relazione.
Non esiste un solo modo per corteggiare perché non troverete mai una coppia uguale ad un’altra!
C’è chi gioirà per una lettera d’amore, chi per un “mi manchi” scritto per messaggio e chi per un “ti amo” sussurrato all’orecchio piuttosto che per un profumato mazzo di fiori inaspettatamente consegnato al lavoro… ad accomunare tutti il fatto che l’arte del corteggiamento è un’ insieme di attenzioni che non hanno nulla a che vedere con la sfera egoistica di un individuo; piuttosto il suo vero scopo è quello di rendere felice chi si ama.
Il migliore corteggiamento è quello fatto magari di piccole cose, ma tutte significative per conoscere e rendere intimamente felice il partner e il “noi”.
Buona pratica!