Qualche settimana fa ho letto un libro molto interessante dal titolo “Più forte dei no”. La storia di Jia Jiang, un giovane di origine cinese che per vincere la sua paura dei rifiuti, intraprende la terapia del rifiuto: 100 tentativi di farsi dire “no” dalle persone facendo loro proposte più o meno assurde. L’obiettivo? Temprarsi e rafforzare il proprio io di fronte al disagio del ricevere un rifiuto come risposta.
È stata un’occasione per riflettere su una dinamica che spesso si vive (o si cerca di evitare) anche all’interno della coppia, un’esperienza che fa riflettere e che ci offre un ottimo spunto di riflessione per imparare a costruire un rapporto di coppia forte e solido.
Ecco 5 elementi chiave di “teoria del rifiuto” nella coppia.
I “no” positivi aiutano a rafforzare il rapporto di coppia
Nessuno vuole sentirsi rispondere “no!”. Eppure riceversi dei no, fin da piccoli, è stata una delle cose più preziose che abbiamo ricevuto nella nostra crescita personale come individui. Tutte le volte che ci hanno detto di no ci è stata regalata l’opportunità di capire quanto fosse importante per noi quella cosa.
Guardare il rifiuto con questo sguardo ci regala nel rapporto di coppia la grande opportunità di capire tantissime di cose di noi stessi. Imparare ad affrontare i no con un atteggiamento positivo può essere d’aiuto per mettere alla prova ciò che stiamo vivendo. Quanto ci teniamo a quella cosa? Quanto siamo disposti a spenderci e a batterci per essa?
Se dico sempre “sì” c’è una ragione…
Perché ti è più semplice dire sempre di sì e assecondare il tuo partner oppure al contrario, perchè fai fatica ad accogliere le sue proposte? Magari c’è poca complicità o fiducia, la paura che di fronte ad un rifiuto il partner possa sentirsi ferito, oppure il bisogno di tenere tutto sotto controllo tutto.
Una cosa che possiamo fare per prenderci cura del nostro rapporto di coppia e ci aiuta a fare un balzo di consapevolezze che rafforza la nostra relazione, è quello di contare le volte che diciamo “sì” e quelle in cui ricadiamo su un “no”. Poi capiamo se c’è una tendenza che prevale sull’altra. Anche solo prenderne coscienza sarà un bell’aiuto per crescere il rapporto di coppia.
Nel rapporto di coppia, un no è garanzia di tutti gli altri sì
In una stanza bianca, in cui tutto è bianco, luce bianca uniforme come faremo a riconoscere una sedia perfettamente bianca che è stata posta al suo centro? È impossibile! La riconosciamo solo se riusciamo a metterla in contrasto con altri colori. Così capita in un rapporto. Se il nostro partner ci dicesse sempre di sì, a prescindere dalla nostra proposta come possiamo sapere se ci sta solo assecondando o se desidera davvero condividere la nostra proposta. Anche un solo “no” può farsi garante di tutti gli altri sì che diciamo!
Provarci in ogni caso
Spesso in un rapporto di coppia, quando si crea complicità e conoscenza profonda si può già prevedere cosa il partner risponderà. Proprio per questo può capitare che prevedendo un quasi certo rifiuto, abbandoniamo l’idea prima ancora di provarci. Perdiamo così un’occasione di dialogo e confronto, la possibilità lasciarci stupire dall’altro e soprattutto lo ingabbiamo in un preconfezionato cellophane in cui gli impediamo di poter essere diverso, e lo spazio per cambiare e nutrire con la novità e originalità il rapporto di coppia.
Il “no”, non è mai l’ultima parola
C’è l’idea che il “no” sia l’ultima e lapidaria parola. E invece c’è sempre uno spazio di mediazione e soprattutto la possibilità di ascoltare le motivazioni dell’altro, lo spazio per imparare a capire e conoscere il partner attraverso il confronto e il dialogo. Spetta a chi ha incassato il rifiuto rimanere aperto con un atteggiamento positivo e innescare il dialogo! Ecco un esempio:
A – Andiamo al mare amore?
B – No, ti prego, lo sai che odio la noia della spiaggia, e poi il traffico di rientro in autostrada!
Questo dialogo potrebbe interrompersi qua. Con una vittima che si sente ferita e un carnefice che imporrà con la forza il suo bisogno e i suoi gusti, ma che poi dovrà passare il weekend con una persona scontenta e probabilmente frustrata. Insomma si perde entrambi.
Ma l’amore che alimenta un rapporto di coppia sano può andare oltre al rifiuto: “Che ne dici se andassimo a provare quel nuovo parco acquatico aperto da poco fuori città?”.
Esercitiamoci allora nel comprendere le dinamiche di rifiuto che sono certamente presenti nel nostro rapporto di coppia e impegniamoci a trasformare i nostri “no” in una bella esperienza, utile per la crescita della relazione: per diventare una coppia che va oltre il no!