Richard Feynman, uno dei maggiori fisici del secolo scorso, in occasione dell’apertura dell’Anno Accademico 1974-75 al Caltech di Pasadena descrisse quella che poi divenne la definizione del “Culto dei Cargo”. Ti riporto qui uno stralcio riadattato del suo discorso.
«Nei mari della Nuova Guinea, Melanesia, Micronesia vivono dei popoli che praticano il “culto dei cargo”.
Durante la seconda guerra mondiale hanno visto atterrare aerei carichi di ogni ben di Dio ed ora vorrebbero che la cosa accadesse di nuovo.
Hanno tracciato sul terreno delle specie di piste; accendono fuochi ai loro lati.
Hanno costruito una capanna di legno in cui si siede un uomo con due pezzi di legno al posto delle cuffie e da cui sporgono dei bambù come antenne radio (l’uomo rappresenta il controllore di volo) ed aspettano che gli aerei atterrino.
Fanno tutto correttamente. La forma è perfetta. Rispetta esattamente quella originale. Ma la cosa non funziona. Non atterra nessun aereo».
Il culto dei Cargo si è sviluppato particolarmente dopo la Seconda guerra mondiale nel corso della quale sulle isole era stata paracadutata un ingente quantità di scorte destinate all’esercito USA per sostenere l’offensiva contro il Giappone: cibo, vestiario, munizioni, armamenti e ogni altro bene destinato ai soldati e agli isolani che fungevano da guide.
Alla fine della guerra ovviamente gli approvvigionamenti si interruppero: le basi aeree furono dismesse e nulla più piovve all’improvviso dal cielo, tantomeno il cibo di cui le popolazioni locali avevano ampiamente usufruito in quegli anni.
Ci sono anche tante coppie che si concentrano tantissimo sulla forma, costruendo piste d’atterraggio fittizie, torri di controllo posticce nell’illusione che le cose possano funzionare anche solo così.
Non si rendono conto che una relazione felice e profondamente realizzata non piove all’improvviso dal cielo ma è frutto di un cammino profondo costruito con tanti passi che poco alla volta accompagnano la coppia in un punto ben definito e solido: un amore forte, presente e libero.
Le cose belle accadono perché ti concentri sulla sostanza e impegni il 100% di te stesso/a per farle accadere.
E questa forse è davvero il dono più bella che noi possiamo vivere!
Un abbraccio forte e pieno di sostanza ❤️
Marco e Maria