L’idea che il successo sia qualcosa che tocchi solo la sfera individuale lavorativa o quella sportiva è abbastanza diffusa ma c’è invece una profonda realizzazione di noi che passa attraverso la costruzione della felicità di coppia: due persone che concorrono reciprocamente al bene comune, che si amano, si donano attenzioni e coltivano quotidianamente l’idea che la felicità sia frutto di una serie di precise scelte e non questione di semplice fortuna.
Fate un esperimento: quando siete al ristorante guardate le coppie che stanno cenando insieme, come si comportano, che segnali si danno reciprocamente; tenete libera la mente da ogni giudizio personale sulla coppia in sè, non sapete nulla di loro e a meno che vi alziate per andarli a conoscere rimarrà così.
Ci interessa invece di fronte a quella dinamica riconoscere quale sia il nostro pensiero guida. Quali sono le domande che ci affiorano? In base a quelle capiremo molti aspetti di noi, delle nostre credenze riguardo l’amore. Per molti anni facendo questo esercizio quello che veniva a galla di fronte ad una coppia bella e innamorata era:
- “Si conosceranno da poco e sarà lo spirito della novità!”
- “Caspita, sono stai proprio fortunati quei due ad incontrarsi…”
- “Chissà se durerà quel sentimento… sarà solo questione di tempo”.
Ecco, queste erano le mie (stupide) credenze che condizionavano estremamente il mio approccio alla costruzione di una sana felicità coppia. Ecco allora qualche spunto proprio a partire da questo.
La felicità di coppia non è questione di fortuna
Per anni ho “invidiato” (in senso positivo del termine) quelle coppie di amici che stavano insieme da anni (Roby, Maura sto pensando proprio a voi), in armonia senza litigare mai (e su questo argomento ci scriveremo presto qualcosa di bello).
Il problema di fondo è che se è tutta fortuna, non ci puoi fare nulla: se è questione di fortuna, l’unica cosa che puoi fare è aspettare (che arrivi), se invece la felicità fosse legata a delle scelte, ciò che puoi fare è agire (muoverti in direzione della felicità).
È vero che la persona con cui essere felice, la devi incontrare. Ma parte tutto dalle tue scelte ed in primis, dalla scelta che è a monte di tutto: “Chi scelgo di essere?”.
Perchè se sceglierò di essere un certo tipo di persona attrarrò un/una compagno/a coerente con quella mia scelta. E così anche all’interno della coppia, una volta che ho scelto il mio partner, ci siamo sposati o abbiamo scelto di coltivare e costruire una relazione profonda e stabile, io concorrerò alla felicità di coppia diventando la persona che scelto di essere.
Il successo e l’amore sono il frutto delle nostre scelte: chi vogliamo essere, come scegliamo di amare all’interno della nostra relazione di coppia?
La felicità (e in particolare quella di coppia) si può pianificare
Ora arriva il bello! Se riusciamo a liberarci dall’idea che la felicità non sia qualcosa che ci capita ma il frutto di nostre scelte, pensieri e atteggiamenti siamo nelle condizioni di prendere in mano la nostra vita ed essere responsabili di ciò che viviamo, felicità compresa!
Immaginiamo la felicità come un cammino, fatto di tante piccole conquiste anche conseguenti tra loro. Se siamo in grado di definirle, visualizzarle, scriverle nero su bianco possiamo tracciare una rotta e seguirla per raggiungere la felicità.
Definire i propri obiettivi e monitorarli cammin facendo è ciò che fanno le persone di successo!
L’alternativa è andare alla deriva, in balia delle correnti, del vento che tira un giorno in una direzione, il successivo in quella opposta. Potrà andarci bene o male… il successo sarà solo questione di fortuna. Se abbiamo una rotta precisa, dei passi che abbiamo definito in partenza, sarà invece tutto più semplice.
Una coppia può costruire la propria felicità dialogando e definendo insieme quale sia la meta, quali siano quei passi da conquistare come coppia, cosa ci sarà bisogno di realizzare? È per questo per esempio che abbiamo creato Our first year love, uno strumento semplice e divertente per aiutare le coppie a definire in maniera creativa e giocosa i propri obiettivi e a monitorare come sta andando soprattutto nel primo anno di vita insieme, quello certamente più delicato.
La felicità di coppia è come un investimento a lungo termine
Prendo come spunto un concetto espresso da Jeff Bezos: “Se non sei disposto a fare un investimento finanziario per almeno 10 anni allora non è un buon investimento”. È così anche per costruire la felicità coppia!
Viviamo in una società del mordi e fuggi in cui vogliamo avere risultati subito, se non li otteniamo in breve tempo allora siamo tentati di darci subito per vinti, mettere in discussione la bontà della nostra scelta, abbandonando il progetto che avevamo intrapreso. 10 anni sono il tempo minimo in cui puoi valutare la bontà di un progetto di felicità di coppia. Dopo esserti speso per quel periodo, mettendoci tutto il tuo impegno, intelligenza, studiando, facendoti aiutare, se ancora non sta portando frutto allora puoi metterlo in discussione la tua scelta. Prima è decisamente una mossa avventata e illogica!
Come costruire il set mentale che porti alle felicità di coppia?
La felicità è davvero questione di testa! Non perchè ti puoi auto-convincere di essere felice. Anzi il contrario. Se la felicità è frutto delle azioni, le azioni sono frutto delle scelte. Costruire la felicità di coppia vuol dire imparare a mettere il focus sulle soluzioni, sul risultato che si vuole ottenere. Passare da un auto-centramento: “Come posso essere felice oggi?” ad un focus sulla felicità di coppia: “Come possiamo essere felici oggi? Come posso rendere felice il mio partner?”. Questo atteggiamento davvero porterà ad azioni capaci di nutrire e realizzare nel profondo la relazione, concorrendo alla costruzione della felicità personale e reciproca.
Quali sono gli strumenti per costruire la felicità di coppia?
Se non avete ancora letto l’articolo sui 5 linguaggi dell’amore ve lo riproponiamo, ci sono ottimi spunti per imparare ad amare il proprio partner e costruire la felicità di coppia.
Nel concreto, ci sono 3 ambiti su cui possiamo lavorare:
Imparare ad amare con l’intelligenza
Più conosciamo l’altro più impariamo quello di cui ha bisogno. Imparare ad anticipare i bisogni dell’altro ci riempirà di soddisfazioni e sarà profondamente realizzante. Amare con l’intelligenza significa proprio capire qual è la cosa giusta da fare e quale il tempo giusto.
Amare con lo spirito
C’è un coinvolgimento profondo dell’anima che ci lega all’altro reciprocamente. Amare significa aiutare l’altro a tirare fuori la parte migliore di sè, attraverso l’incoraggiamento, l’ascolto, i giusti stimoli. Non si tratta di sostituirsi all’altro ma anzi diventare il “best fan” del proprio partner. Coltivando insieme interessi, sguardi sulle cose, attività nuove e stimolanti.
Amare con il corpo
Spesso si pensa che la sessualità sia qualcosa di scontato, ma è così. Imparare ad amare l’altro con il proprio corpo, donandosi reciprocamente e accogliendo il corpo dell’altro nella totalità e in una profonda intimità è uno degli aspetti fondanti della felicità di coppia. Occorre donare godimento e appagazione al proprio partner consapevoli del doppio valore, ludico e unitivo del rapporto sessuale.
È tempo quindi di passare dalla teoria alla pratica! Il primo passo è cambiare atteggiamento mentale! E poi definire gli obiettivi, consapevoli anche che nel cammino della felicità, c’è un effetto ricorsivo: la felicità, genera altra felicità, un circolo virtuoso in cui la felicità personale diventa una sorgente della stabile felicità di coppia, per poi contagiare positivamente il mondo attorno a sè.